Ogni volta che discutiamo, la collera ci intossica la mente, ci annebbia la vista, perdiamo lucidità, ci sentiamo feriti, attacchiamo e i cuori si allontanano. Forse per questo abbiamo bisogo di urlare, per farci sentire da chi è distante. Cosa possiamo fare per restare con i cuori vicini e prevenire crisi di coppia?
Quando si è lontani, bisogna urlare per sentirsi
“Volete sapere
perchè si grida
contro l’altra persona quando si è arrabbiati?
Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate,
i loro cuori si allontanano molto.
Per coprire questa distanza, bisogna gridare per potersi ascoltare.
Quanto più arrabbiati
sono, tanto più forte
grideranno per potersi ascoltare.
D’altra parte, che succede quando due persone sono
innamorate?
Loro non gridano, parlano soavemente, e perchè?
Perchè i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro
è piccola.
A volte sono talmente vicini i loro cuori, che neanche parlano,
solamente sussurrano.
E quando l’amore è più intenso, non
è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi.
I loro
cuori si intendono”
(Mahatma Gandhi)
Ogni volta che discutiamo, che lo facciamo alzando la voce o chiudendoci in un silenzio glaciale, non siamo nel qui ed ora, ma nel passato a giudicare qualcosa che ci ha ferito e forse anche chi l'ha fatto. Spesso il motivo per cui lo facciamo è proprio l'amore che proviamo, che ci porta a desiderare che l'altro si comporti secondo le nostre aspettative e se non accade, ci sentiamo frustrati. Se cerchiamo di osservarci dall'esterno, seppur in un secondo momento, spesso possiamo renderci conto che ciò che ci ha ferito è proprio la paura di non essere ascoltati, rispettati, apprezzati, accettati o amati. La paura del rifiuto è una delle paure più profonde che abbiamo, perchè mina la stessa sopravvivenza. Pensiamo al cucciolo umano, ha bisogno di molti anni, prima di poter essere autonomo e sopravvivere ed in tutto quel tempo, potrebbe essergli vitale il rifiuto da parte di chi dovrebbe crescerlo.
Così, questa paura, ce la portiamo dietro tutta la vita, più o meno consapevolmente, più o meno con forza e si riattiva ogni volta che chi amiamo è in opposizione con noi, talvolta anche per cose futili. E' sempre in agguato il terrore di essere rifiutati.
Quando noi donne
discutiamo, chiudiamo il cuore e finiamo col dire le cose che
normalmente evitiamo di dire. Ogni discussione, per noi,
differentemente che per un uomo, è un dramma; andiamo
completamente in tilt.
A noi basta anche il solo sentore di una discussione, per metterci in
allarme e questo ci causa un drastico abbassamento dell'ossitocina, il
nostro ormone antistress, ma anche l'ormone del legame. Noi riusciamo a
ricordare ogni piccolo particolare che ci ha fatto star male ed alla
prima occasione, lo riportiamo in evidenza, forse col vano tentativo di
sortire una azione riparativa, dalla controparte. A noi, parlare aiuta
a ripristinare la calma, ma tentando di farlo con un uomo,
difficilmente possiamo sfogarci, senza contrattacco o senza
minimizzazione dei nostri sentimenti o giudizio sulla nostra
emotività o soluzioni, che non ci servono. Cosi, finiamo con
l'innervosirci ancora di più, col diventare ancora
più aggressive e petulanti e non possiamo
che allontanarci ancor più, creando, nel contempo,
ulteriore allontanamento dell'uomo.
Per un uomo, invece, una discussione non è così
drammatica come per noi, loro sono abituati a combattere, anzi riescono
anche a trarre beneficio dal sentirsi vincitori o dal aver raggiunto
l'obiettivo di affondare un colpo. Ed è per questo che
quando gli uomini sono arrabbiati, dicono cose cattive, solo per
ferire, anche se non lo pensano. Sanno come ferire e lo fanno. Mai
attaccarli, peggioriamo solo la situazione. Come abbiamo visto prima,
il nostro tentativo di parlare e chiarire, di solito li porta a
sentirsi non accettati e la frustrazione che ne deriva, li porta ad
attaccare. Diventano aggressivi, anche se talvolta lo dissimulano
dietro una calma
apparente o un silenzio glaciale, che può diventare la
peggiore delle punizioni. Bisogna farli sbollentare. Infatti, molto
spesso, essi sono capaci, almeno tra loro, di superare subito una crisi
senza portare rancore.
Quando accade di discutere, rivanghiamo il
passato, rinfacciamo le cose, accusiamo l'altro, lo condanniamo,
diciamo cose che magari non pensiamo,
perdiamo di vista le ragioni dell'amore e iniziamo a compilare una
lista nera di motivi per cui non dovremmo amare quella persona, una
lista che, con ogni discussione, si alimenta di una nuova ragione.
Ogni volta che discutiamo laceriamo il nostro e l'altrui cuore.
Ogni volta che discutiamo, ci allontaniamo sempre di più dall'altro e diventa sempre più difficile riavvicinarsi.
Cosa può esserci di aiuto a tenere vicini i nostri cuori, affinchè non sia troppo tardi?
L'importanza di apprezzare
“... non lasciate che i vostri
cuori si
allontanino,
non dite parole che li possano distanziare di
più,
perchè arriverà il giorno in
cui la
distanza sarà così tanta
che essi potrebbero non trovare più la
strada per
tornare.”
(Mahatma Gandhi)
Tutti amiamo i complimenti. Eppure, molti sembrano essere
incapaci di
manifestare amore, altri addirittura di provare apprezzamento, tanto
sono concentrati su loro stessi, e altri ancora pensano che sia inutile
e che contino solo i fatti.
Beh, i fatti sono certamente importanti, ma lo sono anche le parole,
anzi, lo sono forse di più se pensiamo alle facili
incomprensioni
generate dalle differenze
tra uomini e donne e dal fatto che la gran parte delle crisi di coppia
origina proprio dalla sensazione di non essere apprezzati ed
amati a sufficienza.
L'altro sesso è diverso da noi, ha bisogni e
comportamenti diversi dai nostri e facilmente accade che ci
manifesti amore "coi "fatti" in modo diverso e talvolta
opposto, rispetto a come noi vorremmo.
Lo stesso facciamo noi.
Quando siamo frustrati o lontani, non riusciamo proprio a vederlo il
bello nell'altro.
Quando lo vediamo, spesso non riusciamo a manifestarlo.
Quando lo facciamo, spesso lo facciamo in modo sbagliato e ottieniamo
l'effetto opposto.
In psicologia, questo è uno dei paradigmi della comunicazione efficace: non importa qual'è l'intenzione, conta solo il risultato.
Così capita che un uomo, per manifestare amore alla donna, eviti di parlare con lei, la sera, dopo il lavoro. Fa ciò che farebbe piacere ad un uomo, senza sapere che così la farà invece sentire non amata. Cosa che gli riuscirebbe molto meglio se invece l'abbracciasse dicendole quanto è bella e quanto si senta fortunato di averla accanto.
Allo stesso modo, una donna, per manifestare amore ad un uomo,
cercherà di parlare con lui al rientro dal lavoro,
facendogli domande sulla sua giornata. Fa ciò che farebbe
piacere a se stessa, senza sapere che così lo
farà sentire controllato, non apprezzato e non amato. Cosa
che le riuscirebbe molto meglio se invece, dopo averlo fatto riposare,
gli dicesse quanto egli sia bravo in ciò che fa.
Manifestare invece amore ed apprezzamento con le parole,
benchè
suscettibile anch'esso di sottili inadeguatezze, è
più palese e
pertanto più efficace.
Come ho già scritto a proposito della gratitudine e dei suoi
effetti positivi, comunicare amore ed apprezzamento con le
parole e farlo costantemente, in una coppia, non solo rende felice
l'altro, facendolo sentire più sicuro (cosa che per le donne
è fondamentale), ma favoriscono la capacità di
guardare oltre il proprio sè, di percepire il bello e di
restare concentrati sulle cose positive, piuttosto che negative,
accresce l'intelligenza emotiva, l'empatia e il successo in ogni
contesto.
Quindi,
fare i complimenti fa bene all'altro,
Su 365 pro woman e 365 pro man, gli
almanacchi dell'amore e del rispetto, il mercoledì, che
è il giorno di
mercurio, dio della comunicazione, viene consigliato, a rotazione, di
comunicare all'altro ciò che ci rende felice di
ciò che fa oppure è,
ciò per cui l'apprezziamo e gli siamo grati, oppure
ciò per cui
l'amiamo.
Il cofanetto di latta, che contiene l'almanacco, è fatto in
modo da poter conservare tutti i mercoledì dell'anno su cui
abbiamo annotato i complimenti da fare all'altro. Complimenti che anche
l'altro ci farà. Un emozionante rituale settimanale. Una
bella abitudine che possiamo acquisire comunque. Non
potrà che farci bene.
Fare i complimenti è una abitudine
che da benessere.
Acquisire la sana abitudine di fare complimenti, almeno una volta a settimana, e restare focalizzati sull'amore, sarà il modo di tenere vicini i nostri cuori.
Un regalo davvero speciale
Dopo 365 giorni,
52 mercoledì speciali, sarà facile raccogliere,
in 3 fogli:
- un elenco di “mi rendi felice
se/quando...”
- un elenco di “ti ringrazio
di..."
- un elenco di “ti amo
perchè...”
Potrai incorniciarli e regalarglieli.
Oppure potrai usarli come cover di un cd (sono 3 facciate) o di una playlist con canzoni d'amore che parli di te, di lei/lui, di voi. Fallo in lingua madre, in modo da creare meno incomprensioni possibili.
Quando ci sono problemi di coppia, riempi il silenzio con l'ascolto di questa musica e la lettura della sua cover, ti aiuterà a capire tante cose, a ritrovare la ragioni del tuo amore, a riavvicinarti a chi ami ed a comunicare in modo costruttivo e non distruttivo...
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