GLI
ERRORI DELLE DONNE
SIAMO
TUTTE UGUALI,
GETTATE LA SPUGNA!
LA
SFIDA PER GLI
UOMINI E LE DONNE..
“Dobbiamo parlare…”
"Tu non mi ascolti"
"Cosa c'è che non va? Parlamene..."
"Perchè non vuoi mai parlare?"
Quante donne hanno proferito queste parole?
Quanti uomini si sono raggelati sentendole?
La donna trae sollievo parlando, tanto quanto l’uomo
tacendo…
Ma questo ne l’uno, ne l’altro lo sanno!
La più grande sfida che gli uomini e le donne hanno
di fronte a sé,
nella vita, non solo amorosa, ma relazionale, in generale, è
proprio
quella di apprendere a superare il proprio istinto femminile o maschile
e rapportarsi in modo utile con l'altro sesso, nella comunicazione o,
più esattamente, di fronte ad un problema.
GLI
ERRORI DELLE DONNE
Quando c’è un problema, l’uomo,
macchina destinata all’azione, cerca immediatamente
la soluzione e l'unico modo per farlo è in
silenzio… Se la donna gli chiede di parlare,
egli disperde la sua attenzione e si allontana dalla soluzione. E' un
pò come se avesse il filo di corrente connesso ad una
lampadina puntata sull'obiettivo, chiedergli di parlare, significa
staccare quel filo,
pertanto, egli preferisce isolarsi. Questo comportamento è
dettato dalle differenze cerebrali tra uomo e donna, le donne hanno un
corpo calloso (il ponte tra i due emisferi cerebrali) molto
più grande di quello dell'uomo. Cosi, lei riesce a fare
molte più cose nel contempo, anche se si tratta di cose che
riguardano l'emisfero sinistro (per es. parlare) e quello destro (per
es. connesso al problem solving) e non riesce proprio a capire questo
atteggiamento, che interpreta erroneamente
come menefreghismo, allontanandosi
emotivamente. In questo modo, il problema si triplica! Cio' che
inizialmente poteva riguardare solo dell'uomo, coinvolge e
sconvolge la donna, dandole un problema che subito crea un'ulteriore
seccatura, il problema di coppia.
Quando
la donna si allontana, che sia per un problema dell'uomo, o
per un suo
problema personale o uno di coppia, quello che lei vede è
solo il problema di relazione, il
dissidio, il distacco e va in tilt!
Quando c’è un problema, la
donna, animale sociale, ne parla e più lo fa, più
lo minimizza e trova
sollievo. Purtroppo, quando la donna inizia a sfogarsi, automaticamente
l'uomo si sente colpevole della sua infelicità e si
sente
erroneamente accusato d’essere la causa di tutti i
suoi mali. Anche qui,
un problema iniziale, diventa triplice ed il guaio è che la
spirale
diventa sempre più negativa, finchè uno dei due
non si comporta com'è
più utile all'altro sesso.
Voglio
raccontarvi ciò che mi è accaduto, personalmente,
qualche giorno fa. A
mio parere, un mio amico, stava gestendo una questione di
marketing,
della sua azienda, in modo che avrebbe potuto danneggiarlo. Io davo
molta importanza ad un processo, che lui riteneva, invece, senza
importanza. Così, più io cercavo di fargli
comprendere l'importanza
tecnica della cosa, più lui faceva muro. Più lui
si allontanava, più io insistevo, cercando quasiasi
modo di comunicare.
Fortunatamente, lui è un uomo molto intelligente e
seppur la sua reazione iniziale sia stata quella di molti altri uomini,
di fronte all'esagerazione, ovvero, quello di allontanarsi, ad un certo
punto, si è girato, ha preso il toro per le corna ed ha
adottato l'unica tecnica utile con una
donna, parlare, seppur discutendo! Come per magia, quando ho
avuto la possibilita' di
comunicare, quella sola frase, che volevo dire, e mi sono accertata che
lui avesse ascoltato e compreso, tutta la tensione è svanita!
C'è
da dire che, certamente io ho sbagliato (sono umana anch'io :-). Anche
se fosse questione di vita o di morte, ognuno ha il diritto di
scegliere cosa fare o non fare e sta a noi, comunque e sempre, imparare
a rispettarlo ed a rapportarci (noi donne) anche coi muri di gomma. La
questione, ovviamente, diventa più complessa quando la
scelta
dell'altro, in qualche modo, ci crea danno o sofferenza e magari
potrebbe risolversi, comunicando e venendosi incontro.
Potrei dire
che, anche in quel caso, bisogna imparare a lasciar andare, ad essere
più leggeri e decidere, a cuor sereno, di scegliere strade
diverse che
non ci tolgano energia, ma ce la diano. Purtroppo non è
semplice e
nemmeno rispettoso. Se si crea un'unione, bisogna impegnarsi in due,
comunicando e venendosi incontro vicendevolmente.
Come dicevo
prima, questa è la sfida più grande, per gli
uomini e le donne, ed è anche la
triste storia che, in genere, accomuna tutte le coppie, prima che
scoppino. La frustrazione reciproca sale, gli uomini hanno bisogno di
allontanarsi e le donne quello di parlare. Nessuno dei due riesce
nell'intento appieno e senza strascichi. La frustrazione aumenta
ancora di più, ci si incattivisce contro l'altro e si
finisce col
dedurre, spesso erroneamente, che non c'è più
amore.
SIAMO
TUTTE UGUALI, GETTATE LA SPUGNA!
Noi donne,
purtroppo, quando siamo lontane, in collera, o preoccupate o stiamo
giù, magari perchè la luna è
calante o siamo in fase preciclo o menopausa, abbiamo bisogno
di
parlare e se non possiamo farlo, ci incattiviamo, nulla ci va bene e
cerchiamo mille pretesti per discutere. La reazione di ogni uomo (e
fin'ora non ne ho incontrato nemmeno uno che sappia comportarsi
diversamente) è questa "me ne vado, così si
tranquillizza!".
NOOOOO!
Questa è la reazione più SBAGLIATA!
Va bene per
voi uomini, ma è
drammatica e nefasta per noi donne e di conseguenza per voi....
Sapete
cosa c'è dietro a questo atteggiamento, per noi? Tutta una
serie di
elugubrazioni infinite che noi
donne siamo bravissime a farci e tutte
hanno lo stesso sapore: "non mi ama, non se ne frega niente di me, non
mi rispetta, oddio è la guerra, rischiamo di
separarci..."
Come
ho già detto in un'altro post, di fronte
all'ostilità ed alle
discussioni, noi donne andiamo
in
panico! Pensiamo alle nostre
progenitrici, a quelle che vivevano in comunità e si
supportavano
vicendevolmente, durante le assenze degli uomini, andati a caccia o in
guerra. La mancanza di comunicazione o peggio le discussioni, erano
sinonimo di solitudine e quindi di mancanza di sostegno e di
difficoltà
di sopravvivenza per se stesse ed i loro figli. Noi donne, oggi, come
un tempo, abbiamo ancora quel bisogno istintivo ed innato. Quindi,
quando avvertiamo il muro, andiamo nel panico. Se l'uomo se ne va o
tace, secondo noi, ci conferma questo e noi andiamo ancora di
più in
tilt e proviamo di tutto per riportare la situazione apposto.
A peggiorar la situazione, oggigiorno, ci si mettono anche le
tecnologie. Una volta, prima che una lettera arrivasse a destinazione,
potevano passare settimane, ed intanto, la tensione era scesa. Poi i
tempi si sono accorciati, ma non c'erano ancora i cellulari,
nè gli sms. Poi, ancora peggio, sono sopraggiunte le chat,
che, oltre ad aumentare la mole di messaggi (fastidi) inviabili agli
uomini e la mancanza di risposta conseguente (e peggiorativa della
situazione),
alterano le modalità
comunicative,
riducendo tutto ad un mondo virtuale, in cui non ci si incontra
più.
Il guaio
è che, di fronte a questo nostro atteggiamento, gli uomini
si
allontanano ancora di più e non trovano la forza per tornare
indietro,
finchè noi non glielo consentiamo.
Gli uomini sono come elastici,
se non possono allontanarsi (allungarsi), non hanno la
possibilità
(forza), per tornare indietro. Paradossalmente, più si
allontanano, più
fortemente tornano indietro.
La cosa che mi stupisce di più, durante i miei
seminari sulle
differenze uomo donna è constatare che gli uomini pensino
che la
propria moglie sia fuori dal comune (o fuori di testa),
perchè parla
sempre e perchè ha rischieste (a dir loro) da adolescenti
(come le
coccole e le piccole attenzioni).
Vi svelo un segreto, siamo
tutte uguali! Gettate la spugna! Se trovate una donna diversa, ha
qualche problema con la sua parte femminile..
LA
SFIDA PER GLI UOMINI E LE DONNE...
Ok, ora ritoniamo alla sfida da superare, le donne quella di
apprendere a parlare meno e gli uomini quella di comunicare ed agli
ostacoli da evitare, le donne quello di parlare e gli uomini quello di
scappare....
In
primis, dobbiamo comprendere, in questa sede, che questi nostri
comportamenti, per noi sono naturali ed istintivi. Essi
dipendono dal
nostro sistema inconscio, che
ci governa per il 95% del tempo
e,
che
è
diretta conseguenza delle nostre paure. Noi donne abbiamo paura di non
essere amate e gli uomini hanno paura di non essere accettati.
Entrambi, di fatto, abbiamo paura di essere abbandonati dall'altro.
Interessante e paradossale, dunque, è che è
proprio l'amore per
l'altro, a farci assumere comportamenti erronei e ci porta ad
allontarci l'uno dall'altro. L'unico modo per poter avere la meglio sul
subconscio, è quello di ristrutturarlo permanentemente e
finchè non lo
faremo, esso avrà la meglio su noi stessi e sul nostro
sistema conscio,
che è miliaia di volte più debole e che ci guida
solo per il 5% del
tempo. A mio avviso, l'unico modo di far imparare al subconscio
qualcosa di innaturale è quello di adottare
un'alchimia di tecniche
(metafore, pnl, ipnosi, ret, psich-k, brain gym, eft, omega healing,
stato theta automaticamente indotto) di superapprendimento di
affermazioni positive e potenzianti. In questo caso, adottando queste
tecniche, che misurate col test kinesiologico, ristrutturano una
credenza sbagliata, in circa 10 minuti, ho appreso queste nuove
credenze potenzianti (io apprendo, ogni giorno di più, a
rimanere
centrata in me stessa ed a rapportarmi e rispettare i muri e
l'ostilità).
Però siamo franchi, per quanto lo possiamo
comprendere, per quanto ne siamo consapevoli, capita a tutti, prima o
poi, di "perdere il controllo", di
lasciarci andare alla paura, è normale, è
umano. La conoscenza, la coscienza e la consapevolezza, non
sono di grande aiuto.
Allora possiamo
utilizzare alcuni piccoli accorgimenti, che ci aiutino.
- Ogni
giorno, facciamo almeno 20 minuti di respirazione consapevole o
meditazione, che dir si voglia,
- Noi donne, quando siamo frustrate, sfoghiamoci
prima con un'amica (con cui abbiamo il patto di
reciprocità,
ovviamente), poi scriviamo una
lettera (a penna è meglio, così si fa passare
ancora più tempo dallo
sfogo alla possibilità di invio :-), che non
dovremo però assolutamente inviare
(magari facciamola leggere alla nostra "povera" amica prima, che di
certo ci
dissuaderà da
ogni tentativo di farlo). Cerchiamo di ricordare che, se l'uomo ha
messo il muro
è
proprio perchè non riesce a tollerare la nostra frustrazione
e
soprattutto, impariamo a parlare meno! Le frasi
più semplici
sono più comprensibili, soprattutto agli uomini, che di
fronte alle
emozioni espresse, perdono il filo del discorso.
- Voi uomini, non allontanatevi, peggioreste solo la
situazione! Fate fatica?
Fate uno sforzo da eroi, abbracciate la vostra donna e/o fatela
sfogare. Passerà tutto improvvisamente!
- Per entrambi,
ricordiamo che solo comunicando, ammettendo che siamo TUTTI vittime di
un
pilota automatico, e cercando il modo di superare le nostre
paure e
venirci incontro, possiamo continuare ad amarci. Senza la
comunicazione, non può esserci comprensione, non
c'è rispetto e non puo' esserci relazione, di
qualsiasi natura essa sia.
- Impariamo a guardare con amorevolezza e dolcezza ai nostri
ed altrui errori, ad ammettere le nostre
responsabilità, a chiedere scusa. Impariamo la
lezione. Impariamo a vedere, nei nostri errori e nella presenza
dell'altro nella nostra vita (ognuno
capita nella nostra vita per un motivo e di solito
attraiamo a noi, ciò di cui
abbiamo paura), l'opportunità che
ci viene messa dinanzi, di migliorare la nostra vita.
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