Per
la specie umana, con il progresso della società e la
sempre
maggiore autonomia della donna, può sembrare strano parlare
ancora di ruolo fondamentale del maschio, nella crescita dei figli e
della soppravvivenza, come accade in altre specie di animali, allora
cerchiamo di analizzare
insieme i vantaggi e gli svantaggi evolutivi, psicologici e
relazionali della
infedeltà
e del tradimento
e di chi tradisce
e se la fedeltà sia naturale o no.
- INFEDELTA' VS FEDELTA'
TRA GLI UMANI
- LA FEDELTA'
TRA LE VARIE SPECIE
- L'ORMONE
DELLA FEDELTA' E DEL LEGAME
- CONSEGUENZE
PSICOLOGICHE DEL TRADMENTO
INFEDELTA'
VS FEDELTA'
TRA GLI UMANI
Quant'è lunga la dipendenza vitale della prole della specie
umana dai propri genitori? A che età,
si può
presumere che un essere umano sia in grado di provvedere alla propria
soppravvivenza (qualcuno direbbe 30 anni!)?
Se la specie umana è quella, tra i mammiferi, con una
più
lunga dipendenza dei cuccioli dall'accudimento genitoriale, cos'ha
essa, che la differenzia dalle altre specie e che le garantisca una
tempistia così lunga di accudimento?
Essendo
i
costi biologici dell'allevamento della prole degli esseri umani
particolarmente elevati, la presenza fissa di due diversi ruoli,
garantisce il netto
miglioramento delle cure parentali, con conseguenti
notevoli vantaggi per la specie.
La caratteristica
fondamentale che garantisce un legame così lungo
è la
fedeltà.
L'infedeltà
del maschio, ha il vantaggio di una maggiore
distribuzione di seme, e quindi di figli, nella popolazione, ma al
costo di un tasso di sopravvivenza piuttosto basso.
L'infedeltà
della femmina, ha solo svantaggi, in
primis, quello di non
garantirsi affatto la migliore scelta di un padre dei propri figli ed
in secondo luogo,
quello, fondamentale, di una prole con padre incerto, e quindi
di una totale assenza di sostegno all'accudimento.
Solo
se una donna fa la scelta di un partner ben ponderata ed
è
fedele, può garantirsi il padre migliore per i figli e la
sua
permanenza al suo fianco.
Solo
se un uomo è fedele può garantirsi
una madre
premurosa, per i suoi figli, e solo così egli stesso
può
garantire loro tutte le energie necessarie alla crescita.
Energia
che, in caso di infedeltà,
dovrebbe necessariamente
ripartirsi
tra più probabili figli/famiglie.
LA FEDELTA'
TRA LE VARIE SPECIE
A supporto
di questo, c'è l'esempio di altre specie animali.
Tra
quelle in cui la poligamia è diffusa, il maschio
non esercita
alcuna funzione, se non quella dell'accoppiamento e per il tempo
strettamente necessario allo stesso, durante la stagione degli
amori, al di là della quale, il maschio conduce una vita
solitaria e raminga.
Monogame, invece, sono le specie in cui la collaborazione del maschio
risulta indispensabile per l’allevamento dei cuccioli, come
pesci, granchi e uccelli, che dedicano tutta la vita a procacciare il
cibo, pulire il nido e allevare i cuccioli.
Gli animali più fedeli fra tutti sono certamente gli
ippocampi (cavallucci marini).
Tra gli uccelli, in cui la monogamia è pressochè
prevalente, le uova si sviluppano soltanto se vengono covate da
entrambi i genitori. Quando i piccoli nascono, entrambi i genitori
fanno sforzi congiunti per procurare loro il cibo ed i piccoli restano
dipendenti a lungo, fino a quando non imparano a volare. Per molti
uccelli, come le aquile, la fedeltà è la
caratteristica
fondamentale della coppia. I cigni selvatici costituiscono delle coppie
inseparabili: quando uno dei due muore, l’altro diventa
malinconico e rifiuta di scegliersi un nuovo partner.
L'ORMONE
DELLA FEDELTA' E DEL LEGAME
Per
buona pace di tutti coloro che vogliono pensare che la
fedeltà sia innaturale, ci pensa la scienza a dimostrare il
contrario.
Infatti, il nostro cervello produce un ormone che ha fatto
sì che la fedeltà non fosse solo un
comportamento
necessario, utile e naturale, ma anche
piacevole, l'ossitocina.
E' l'ossitocina che cambia il comportamento della coppia accrescendo il
desiderio nei confronti esclusivamente del proprio partner, aumentando
il piacere del legame e la voglia di tenerezza reciproca.
Perchè mai il cervello avrebbe dovuto evolversi in tal senso
se non fosse stato utile? E poiché è il cervello
che naturalmente ci fa essere fedeli, la fedeltà
è naturale!
Entrambi i sessi producono ossitocina ed
entrambi diventano via via
più fedeli, con l'aumentare dell'intimità, del
legame,
delle tenerezze e quindi dell'ossitocina, ma il testosterone dell'uomo
gliene riduce gli effetti. La donna invece produce
più
ossitocina ed essendole essa necessaria per il benessere, ne ha diverse fonti e finchè
ne produce non è affatto incline alla infedeltà.
Quando ci si ama e ci si sente amati, dunque, non si tradisce.
CONSEGUENZE
PSICOLOGICHE DEL TRADMENTO
Questo
è quanto
dal punto di vista evolutivo e filogenetico, ma come la mettiamo dal
punto di vista comportamentale e psicologico?
L'uomo è pur sempre un
cacciatore, la sua sessualità è molto dipendente
dalla
vista e come abbiamo visto, produce meno ossitocina della donna e
quindi può essere più incline al tradimento.
La donna, d'altro canto, pur non essendolo, può sentirsi
così poco amata ed avere una tale carenza di ossitocina, da
lasciarsi sedurre da altrui corteggiamenti.
Volendo ipotizzare dunque, che, per un qualsiasi motivo, chiunque possa
cadere in tentazione, qual'è il vantaggio del tradimento?
L'appagamento temporaneo dei sensi, non compenserebbe di certo gli
svantaggi che esso causerebbe ed il prezzo da pagare per averlo, la
famiglia.
Provate
a leggere qualche storia di infedeltà
o ad immedesimarvi in una di queste. Cosa si prova a subire un
tradimento?
Se
in una coppia c'è aria di tradimento di
qualsivoglia, dal
tradimento
di fiducia, al solo
pensiero, a quello platonico o al
tradimento fattivo,
può esserci fiducia?
Si
può dare il meglio di se stessi senza nutrire o ricevere
fiducia?
Si può mantenere la felicità coniugale ed il
legame, senza dare il meglio di sè, ma solo il peggio?
Quando il sospetto, la paura, la menzogna, la gelosia, il rancore e la
frustrazione la fanno da padroni, il rapporto si logora, gli animi si
fomentano e si finisce col distruggere qualcosa che abbiamo desiderato
con tutto noi stessi e che è tutto ciò di cui
abbiamo
bisogno per essere felici.
Ecco dunque palesarsi l'effetto devastante della infedeltà,
il minare irrimediabilmente la fiducia e forse non solo dalla parte di
chi subisce, ma anche da parte di chi tradisce, che
può rimbalzare tra senso di colpa e gelosia infondata,
motivata solo da fatto che è artefice di tradimento.
Per alcuni, la fedeltà è la cosa più
naturale,
normale e bella di un rappporto e non avvertono affatto alcun
bisogno estraneo alla coppia.
Per altri, la fedeltà dev'essere una scelta, un impegno,
tutt'altro che naturale.
La coppia, il matrimonio, è un lavoro a tempo pieno, non si
può lasciare al caso o all'amore stesso.
Non basta.
Amarsi non
basta, anzi, è proprio l'amore che ci rende più
vulnerabili e ci fa compiere più errori ed i problemi
di coppia, spesso, nascondono un grande amore.
Uomini e donne sono diversi e per potersi amare, devono imparare a
conoscere e rispettare le reciproche differenze e ad impegnarsi, ogni
giorno, a compiere quei piccoli
gesti quotidiani che tengono alti il desiderio all'interno della coppia.
"Fatti
non
foste,
a viver come bruti"
(Dante Alighieri - Divina Commedia,Inferno, Canto XXVI)
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