Chakra
del cuore bloccato sintomi, chakra del cuore, chakra del cuore chiuso,
chakra del cuore disconesso, quarto chakra bloccato, ckakra del cuore
aperto
Per la sua posizione e per la sua funzione, il Chakra del cuore
può essere considerato quello centrale.
Collocandosi
a metà tra i chakra superiori e quelli inferiori, ne funge
da
collegamento e da fonte, giacchè ad esso sono correlate
tutte le
emozioni umane, di qualsiasi chakra.
Quando attorno al quarto
chakra, centro del cuore, c'è una barriera, si crea una
membrana che
interrompe il contatto del cuore con gli altri sei chakra del corpo.
Quando
abbiamo il chakra del cuore chiuso o bloccato, la sua energia non
riesce a modulare l'attività degli altri chakra, che
risultano, di
conseguenza disfunzionali.
CHAKRA DEL CUORE BLOCCATO
SINTOMI
Il
settimo chakra è l'armonizzazione con tutti gli altri chakra
e
necessita dell'apertura el chakra del cuore, per non rifiutare nessuno
di essi, ovvero alcuna parte di sè, perchè per
collegandoci alla nostra parte divina, dobbiamo accettare tutto
ciò che siamo e siamo stati e farne tesoro. Con il chakra del cuore chiuso questa
connessione non è possibile e non si riesce ad elevarsi. Uno
dei
sintomi infatti è proprio il
possessivo attaccamento a zavorre, come oggetti, persone, situazioni,
risultati,
condizioni di vita, schemi ripetitivi ed incapacità di
liberarcene, ritenendoli
responsabili della nostra felicità o pilastri della nostra
vita. Altri sintomi di disfunzionalità sono
l'ipereligiosità o il fanatismo religioso o l'ego spirituale
o
l'iper intelletto, ovvero, tutto quello che focalizza tutta
l'energia in un unico punto tralasciando tutto il resto, l'uno appunto.
Il
Sesto Chakra, il chakra del Terzo occhio, ci
indica il liberarci
dal pensiero razionale:
“Per
vedere, chiudi entrambi
gli
occhi”
Con il chakra del cuore
bloccato
diviene difficile “vedere”, "ascoltare",
"connettersi", siamo preda del pensiero reattivo
condizionato. Schemi di pensieri automatici e ripetivi creati da noi
stessi, dalle nostre esperienze passate, di cui non siamo nemmeno
consapevoli e che si formano prevalentemente nei primi anni di vita.
Con il chakra del cuore chiuso, il chakra della gola, il
quinto, è incapace di
ascoltare o pronunciare parole amorevoli: le Parole Ahimsa, ovvero
quelle della non violenza,
pronunciate dalla nostra anima. La comunicazione
è fredda, talvolta violenta, non gentile,
distaccata, la sprezzante espressione del giudizio negativo, la
più totale mancanza di consapevolezza di ciò
che diciamo a noi stessi e agli altri. La vibrazione del giudizio ha
la stessa vibrazione della paura, ovvero il giudizio (negativo) per
ciò che è accaduto in passato condiziona
(paura) per il futuro.
Il terzo chakra, quello della identità e
dell'autodefinizione. Se non è armonizzato col chakra del cuore,
ovvero con la profonda accettazione di sé, con le proprie
ombre, imperfezioni ed umanità, ne
viene da sè che manca amore verso se stessi per sentirsi
amati
l'energia può essere indirizzata al controllo, al potere ed
alla
manipolazione, con rigidità
ed inflessibilità; oppure al vittimismo, ai sensi di colpa,
alla
vergogna, alla paura, alla sofferenza. In genere siamo incapaci di
perdonare
incondizionatamente. Le reazioni sono egoiche, di
potere, di
manipolazione e dominio o di vittimismo, comunque sempre teso ad
attrarre attenzione su di se (manipolazione). Sentiamo di
dover dimostrare sempre qualcosa agli altri, o condizioniamo
l'accettazione di noi stessi al successo, al perfezionismo, alla
performance. Usiamo oggetti, situazioni, luoghi,
attività o
persone, come “status symbol” o abbiamo bisogno di
manipolare gli
altri in modo che ci apprezzino o abbiamo bisogno di controllare
tutto. Poniamo noi stessi solo, al centro di tutto,
fregandocene degli altro.
Il secondo chakra, in sanscrito, significa "dolcezza" e forse basta
questo per far comprendere quanto esso, se funzionale e funzionante,
sia collegato all'energia dell'amore, ovvero alla
capacità
di sentire ed esprimere emozioni e sentimenti, i
quali ci
guidano all'unione fisica con l'altro. Col chakra del cuore disconesso le
pulsioni sessuali sono senza rapporto col
cuore, prevalentemente connesse all'ego ed ai bisogni di potere e/o di
manipolazione sull'altro. O sesso, o amore. La persona con cui si fa
sesso, non si ama. E' quella con la quale non si fa sesso,
quella
che si ama.
"Più
ami te stesso meno troverai un sé dentro di te"
(Osho)
Il
primo chakra, chiamato muladhara, significa "radice" "sostegno" e non
può che essere connesso a tutto ciò che ci da
sostegno e
ci nutre, dalle radici appunto, alle basi stabili, al sostentamento,
agli instinti di sopravvivenza, all'intuito. Se il chakra del cuore
non è connesso ad esso, tutta l'energia va verso la
testa,
ci si sente così destabilizzati, in preda alla paura,
talvolta
paralizzati, altre volte troppo agitati, presi a fare e risolvere, ma
senza sentirsi parte di qualcosa. Immaginiamo un salice, può
permettersi di oscillare proprio perchè ha delle radici.
Invece
un tronco senza di esse, oltre ad essere "morto", è
completamente in balìa dell'esterno. Il primo chakra, quando
è collegato a quello del
cuore, permette infatti la flessibilità e l'indipendenza.
Quando
sconnesso, invece, ci rende totalmente dipendente dall'esterno, dagli
altri, dal materiale e dall'appagamento dei propri istinti primordiali.
In sintesi, dunque, col chakra del cuore bloccato,
le
reazioni nelle più importanti situazioni della vita sono
sbilanciate, quindi disarmoniche, manca saggezza, amore, coraggio e
forza del cuore.
Se
ti fermi un attimo a riflettere e ti guardi alle spalle, noterai che
i momenti più difficili della tua vita sono caratterizzati
da
sentimenti come paura, gelosia, rabbia, confusione, amarezza,
risentimento, insicurezza, tutti sentimenti che indicano un Chakra
del Cuore chiuso.
Nei
casi più estremi, il cattivo funzionamento di questo centro
energetico si può manifestare con freddezza e indifferenza,
incapacità a stabilire legami profondi e amorevoli.
La
persona è tormentata da paure ed ossessioni e risulta una
persona senza cuore.
Non lo è la sua anima, ma lo è il suo
comportamento, ovvero l'ego.
Le sue manifestazioni affettive o i suoi gesti amorevoli, sono
dettati solo dalla mente razionale, ovvero dalle sua convenienza nel
compierli, ma non da mera
emotività.
Ma
non c'è bisogno di andare così in là,
verso un cuore completamente
chiuso.
Il cuore può chiudersi anche parzialmente o solo in alcune
situazioni, come un lutto o una separazione o un trauma.
Si
può anche essere persone amorevoli ed equilibrate e non
rendersi
conto nemmeno di avere un “problema al cuore” o
comunque di poter
migliorare l'energia del proprio cuore.
Questo
è ciò che è accaduto anche a me e me
ne sono resa
conto, solo per un test kinesiologico diagnostico che mi sono
fatta per valutare lo stato dei chakra e perchè c'erano
delle
cose che sembravano proprio non funzionare, come se non avessi il
software installato per esse. In realtà erano perfettamente
"funzionanti" ed in linea con la mia infanzia, che benchè
non
infelice, aveva avuto qualcosa di traumatico inconsciamente registrato
e che mi ha condizionato tutta la vita.
Così, si instaura il
gioco karma, ovvero quelle
dinamiche, spesso relazionali e situazionali, causate da schemi
ripetitivi, che dipendono dalle nostre paure e dalle difese della
nostra mente e del nostro ego.
Trasformando
questo karma in energie superiori d'amore, possiamo elevare la
vibrazione del pianeta al servizio dell'universo, mentre noi possiamo
imparare e crescere parecchio.
I
Problemi del Quarto Chakra si esprimono attraverso:
- scarsa salute mentale o scarso equilibrio emotivo, ipercontrollo,
ossessioni,
- difficoltà nel dare/ricevere o
nell’esprimere
amore.
- il corpo può presentare problemi in zona toracica, col
cuore, la respirazione, il sistema immunitario, il seno, le
braccia o le mani, ovvero
il tatto, la ghiandola del Timo.
LA
COSCIENZA DI SE'
“Come
in cielo, così in terra”, il chakra del cuore
funge
da collegamento
tra la nostra natura umana e la nostra natura divina.
Con
il quarto chakra raggiungiamo il punto centrale: il cuore infatti si
riferisce al centro delle cose, alla loro essenza, alla
verità
fondamentale, alla libertà.
Il
compito di questo chakra è di integrare ed equilibrare i
diversi
aspetti del nostro essere. Così facendo, esso porta un senso
di
luminosa interezza a tutto il nostro organismo.
Esso
è il centro della coscienza di sé. Quella
consapevolezza e
sicurezza appresa grazie all'amore ed all'affetto delle cure
genitoriali.
Con il quarto chakra
bloccato l'amore è associato alla
sofferenza, perchè non ha ricevuto l'amore di uno o di
entrambi i
genitori.
Se esse sono state assenti o carenti o rifiutate o tradite,
questa coscienza di sé non si sviluppa e per sentirla,
abbiamo
bisogno di manipolare gli altri e la realtà per ottenere
rassicurazioni sul fatto di esistere. Così impariamo a
condizionare
il nostro “essere”, la nostra accettazione, ovvero
l'amore per
noi stessi a delle “condizioni” e rimaniamo per
sempre in gabbia,
senza avere la possibilità di provare la vera
libertà.
LE
5 FERITE E LE CONDIZIONI PER SENTIRCI OK
- Se
abbiamo la ferita del rifiuto ed il bisogno di fuggire, o rifiutare o
essere rifiutati, per sentirci di “essere” e/o
sentirci accettati, stiamo
ponendo condizioni alla possibilità di amarci, non amiamo
noi stessi
incondizionatamente e di conseguenza, nemmeno gli altri ed ogni cosa.
Questo accade perchè abbiamo il chakra del cuore chiuso.
- Condizione
è la maschera dell'abbandonato, che resta ingaggiato
emotivamente
dall'abbandono, sia che lo attui che lo subisca, ed abbisogna di
dipendere
totalmente da qualcun altro o essere assolutamente indipendente, fino
all'ossessione.
- Condizione
è la manipolazione ed il controllo di chi ha la ferita del
tradimento e che si ritrova in situazioni di tradimento, anche solo
della fiducia.
- Condizione
è l'eccessiva ossequiosità, ovvero
incapacità di dire di no, di
chi si è sentito umiliato o reso in vergogna e tende a
ritrovarsi
nelle medesime situazioni, sia come vittima, che come carnefice.
- Condizione
è la rigidità ed inflessibilità, di
chi ha la ferita
dell'ingiustizia, sempre pronto a battersi per “il
giusto” e
immola la sua vita al giudizio.
Ognuna
delle 5 ferite, che più o meno, tutti ci portiamo dentro e
che,
almeno una volta abbiamo sperimentato, seppur manifestando una o
più
di esse in modo prevalente, innesca tutta una serie di paure. Dalle
paure conseguenti alle ferite, nascono le nostre convinzioni e
condizioni e da queste i nostri comportamenti, ovvero le maschere
dell'ego.
Ogni
volta che avalliamo una condizione, che assecondiamo le nostre paure,
che reiteriamo i nostri schemi, che ci mettiamo la maschera dell'ego
e della razionalità nuda e cruda, senza cuore, NOI NON SIAMO
NOI
STESSI. Non possiamo esserlo, perchè non ci amiamo, non ci
concediamo il permesso di “essere”, senza quelle
condizioni, e non
amiamo gli altri ed il tutto, che sono solo il mezzo per farci
sentire vivi, tramite la riattivazione di una ferita.
Spesso
si parla di vero amore, come di amore incondizionato verso gli altri,
ma, in realtà, il vero amore è quello
incondizionato verso noi
stessi.
Il
predicato verbale del chakra
del cuore, infatti, è IO AMO,
IO ESISTO.
Io amo, ergo io sono.
Io
sono capace di amare e per questo io sono, nella mia interezza.
Il
quarto chakra si riferisce a noi stessi, al nostro centro,
al nostro
Io.
Spontaneamente,
infatti, quando indichiamo noi stessi poniamo la mano proprio al
centro del nostro cuore e non alla nostra testa.
PAURA
O AMORE
Anahata
è il nome in sanscrito, del chakra del cuore e
significa
“non
colpito”.
Per essere libero, aperto, vivo, esso deve essere non
colpito da chiusure, paure, emozioni negative....
Ergo, il ckakra
del cuore aperto in modo armonico, non è
colpito dalla paura.
Infatti,
l'amore e la paura sono opposti ed hanno frequenze
vibrazionali
opposte.
La
paura chiude, l'amore apre ed espande.
L’aria
è l’elemento di questo chakra, infatti l'aria
è vita e dà
proprio un senso di libertà e apertura.
Quando
non viviamo nell'amore, viviamo nella paura.
Fiducia
e gratitudine, sono amore.
Diffidenza
ed emozioni negative, sono paura.
Tutto
ciò che vibra nell'amore, segue l'anima.
Tutto
ciò che vibra nella paura, segue l'ego.
SINTOMI
DI TRASFORMAZIONE
Poiché
il Chakra del Cuore
è la “Stazione di Controllo
Centrale” del
nostro corpo, ci sono molti sintomi di cui possiamo soffrire mentre
integriamo l'Amore.
La
luce dell'amore ha una frequenza così elevata che mette in
evidenza
cose nascoste nell'oscurità, che prima forse nemmeno
sapevamo
esistessero.
Per fare un'analogia, è come quando siamo al sole.
Più sole c'è e più è
visibile l'ombra.
Di fatto, l'ombra può comparire solo se
c'è la luce!
Potremmo
sperimentare un’insufficienza immunitaria, mancanza di gioia,
problemi di cuore e/o amarezza riguardo alla vostra vita.
Potremmo
diventare insensibili, chiusi emozionalmente, passivi e/o
tristi.
Potremmo avere problemi cardiovascolari o respiratori.
Se
le relazioni ci sembrano poco affettuose in questo periodo,
è
perché stiamo transitando dall’amore condizionato
all’Amore
Incondizionato.
Tuttavia,
quando il Chakra del
Cuore ha integrato la luce superiore, siamo
trasparenti ed equilibrati.
Possiamo
sperimentare amore, compassione, accettazione e soddisfazione dentro
di noi, e anche nella nostra famiglia, comunità, nazione e
pianeta.
Il nostro cuore e sistema respiratorio sono forti e sani, avete un
buon sistema immunitario e ci sentiamo calmi e gioiosi.
Riusciamo
ad equilibrare i nostri aspetti maschile e femminile, ed i vostri
aspetti umano e divino.
L’amorevole
relazione con il nostro SÉ è riflessa nelle
relazioni con gli
altri.
“Ama
e fa ciò che vuoi“.
(Sant’Agostino)
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