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DOLORE DURANTE I RAPPORTI E SINDROME GENITOURINARIA (GSM)


dolore intimi durante i rapporti

La sindrome genitourinaria, definita GSM (Genitourinary Syndrome of the Menopause) include un insieme di sintomi, come il dolore durante i rapporti, causati dalla perdita degli ormoni sessuali e dalle conseguenti modifiche strutturali e funzionali dei genitali, dell'uretra e della vescica.

  1. UNA SOLUZIONE PER LA SINDROME GENITOURINARIA
  2. UNA SOLUZIONE PER IL DOLORE DURANTE I RAPPORTI
  3. BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

Le problematiche della menopausa, come vampate, osteoporosi, insonnia, dolori articolari, irritabilità, confusione mentale e disturbi cardiovascolari, colpiscono circa un terzo delle donne. Mentre le problematiche genitourinarie legate alla sindrome genitourinaria interessano quasi tutte le donne. 
Lo studio di Moral et al. (2018) rivela che il dolore durante i rapporti colpisce fino all’80% delle donne sessualmente attive in postmenopausa, ma è presente anche in premenopausa (40%) e tra le donne più giovani (15%), iniziando fino a 10 anni prima della menopausa.
Lo studio europeo REVIVE, condotto su 3768 donne postmenopausa in Italia, Germania, Spagna e Regno Unito (Portman e Gass, 2014), ha confermato che i sintomi dell’atrofia vulvo-vaginale (AVV) sono molto diffusi in questa fase della vita e influenzano la capacità di vivere l’intimità (62%), di godere dei rapporti sessuali (72%) e di provare spontaneità sessuale (66%). Moral et al. (2018) hanno inoltre evidenziato che la secchezza vaginale colpisce il 93% delle donne in menopausa e viene considerata un sintomo moderato o grave nel 68% dei casi. 
Ma il dolore durante i rapporti è un segno non solo di invecchiamento sessuale progressivo, ma una spia importante del deterioramento di altre strutture e organi. A differenza delle vampate, che possono migliorare nel tempo, i sintomi della GSM, se non trattati, tendono a peggiorare, compromettendo in modo significativo la qualità della vita.

Il calo degli estrogeni riduce l'attività dei fibroblasti, cellule responsabili della produzione di collagene, portando all'assottigliamento dei tessuti di pelle, mucose e vasi, e alla perdita di elasticità e idratazione. Questo rende i tessuti più soggetti a microtraumi e abrasioni, favorendo infiammazioni locali e la proliferazione di microrganismi patogeni. In questo contesto, il dolore durante i rapporti diventa uno dei sintomi più debilitanti.
Tra i 50 e i 60 anni, il trofismo vaginale e dei corpi cavernosi genitali si dimezza, riducendo la capacità di stimolazione durante l’eccitazione sessuale e l'orgasmo. La riduzione della quantità di tessuto stimolabile, insieme alla minore irrorazione sanguigna e idratazione, porta spesso a secchezza vaginale e dolore durante i rapporti (dispareunia).
Gli estrogeni svolgono un ruolo fondamentale anche nella risposta sessuale, poiché influenzano l'efficacia del VIP (Vasoactive Intestinal Polypeptide), un neurotrasmettitore che trasforma l'eccitazione mentale in eccitazione fisica e lubrificazione. La carenza di estrogeni riduce anche l'efficacia di questo meccanismo, peggiorando ulteriormente i sintomi della sindrome genitourinaria.

Il calo degli estrogeni ha anche un impatto diretto sulla flora batterica vaginale, riducendo il numero di lattobacilli, essenziali per mantenere un pH acido (3.5-4.5) e prevenire infezioni. Durante la menopausa, il pH vaginale può aumentare fino a 7, creando un ambiente più alcalino che favorisce la proliferazione di batteri patogeni e porta a infezioni vaginali e uretrali, come vaginiti o cistiti post-coitali. Inoltre, un pH più elevato espone l’uretra e la vescica a maggior rischio di infezioni, contribuendo a cistiti e bruciori urinari.

Anche la diminuzione del testosterone, che si riduce del 50% dopo la menopausa, contribuisce a una drastica riduzione del desiderio sessuale. Questo fenomeno può evolvere nel disturbo da desiderio sessuale ipoattivo (HSDD), che si manifesta con un forte disagio nelle relazioni intime. Questi cambiamenti, combinati con la secchezza vaginale e il dolore durante i rapporti, rendono la sessualità un’esperienza dolorosa e frustrante per molte donne.


UNA SOLUZIONE PER LA SINDROME GENITOURINARIA

Fortunatamente, recenti studi hanno dimostrato che l'uso di probiotici specifici come il Lactobacillo Plantarum P17630, “Floretrix” prodotto dalla Proge Farm di Novara, può aiutare a ripristinare il corretto equilibrio vaginale, riducendo e prevenendo le infezioni. Questo probiotico, grazie alla sua capacità di aderire alle cellule epiteliali vaginali, inibisce la crescita di patogeni come E. coli, K. pneumoniae, P. mirabilis e Candida albicans, risultando efficace nel trattamento di vaginosi batterica, vaginite aerobica e infezioni del tratto urogenitale, come cistite e candida. Uno studio ha dimostrato che questo probiotico è efficace sia per via locale che orale, poiché è in grado di sopravvivere nel tratto gastrointestinale e colonizzare l’epitelio vaginale, contribuendo ad aumentare la quantità di lattobacilli e migliorando l’ambiente vaginale dopo infezioni o trattamenti antibiotici.

UNA SOLUZIONE PER IL DOLORE DURANTE I RAPPORTI

Recenti studi italiani (Caruso et Al, 2018) pubblicati su riviste scientifiche prestigiose come Menopause, hanno dimostrato che l’equolo, metabolita attivo della daidzeina, un fitoestrogeno della soia, migliora significativamente anche la secchezza vaginale a 3 mesi dall'inizio del trattamento, mentre il dolore alla penetrazione scompare a circa 8 mesi. 
L’equolo funziona perché agisce “come se” fossero estrogeni, pur non essendo né ormoni, né fitoestrogeni. Infatti esso riesce ad attivare i recettori estrogenici, però solo quelli di tipo beta distribuiti in varie parti del corpo femminile, ma non sul seno.

recettori estrogeni beta
Hanno una azione di tipo antiproliferativo e riparativo e quindi addirittura protettiva sul seno, seppur blanda, quindi consigliabile, secondo la Dott.ssa Graziottin anche a donne che hanno avuto il cancro al seno. L'equolo è il costituente base di Resequo (Equopausa), recentissimo brevetto di Paladin pharma, che contiene passiflora, attiva sui disturbi d’ansia e i correlati disturbi del sonno, su stanchezza e irritabilità; resveratrolo, potente antiossidante; quercetina che, per inciso, aiuta a ridurre la tendenza all’aumento di peso. Si assume 1 cps alla sera, prima di dormire.

In conclusione, la menopausa porta con sé cambiamenti profondi e sottovalutati nella salute genitourinaria delle donne. Il dolore durante i rapporti, la secchezza vaginale e la riduzione del desiderio sessuale rappresentano solo la punta dell’iceberg. Tuttavia, grazie a trattamenti adeguati e all'uso di probiotici specifici, è possibile alleviare questi sintomi e migliorare significativamente la qualità della vita sessuale e il benessere complessivo. (Graziottin 2015; Portman e Gass 2014).


BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

  • Graziottin A. (2015). "Sindrome genitourinaria della menopausa: un problema ancora troppo sottovalutato." *Atti del Congresso Nazionale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia*, Milano.

  • Moral E., Delgado J.L., Carmona F., Cabello M.J.** (2018). "Vulvovaginal atrophy: A systematic review of current treatment options." *Maturitas*, 108, 1-10. doi: 10.1016/j.maturitas.2017.11.002.

  • Portman D.J., Gass M.L. (2014). "Genitourinary Syndrome of Menopause: New Terminology for Vulvovaginal Atrophy from the International Society for the Study of Women’s Sexual Health and The North American Menopause Society." *Menopause*, 21(10), 1063-1068. doi: 10.1097/GME.0000000000000329.

  • REVIVE Study (2014). "Results of the REVIVE survey of women’s experiences and perceptions of vulvovaginal atrophy and its treatment: Implications for clinical practice." *Climacteric*, 17(5), 563-569. doi: 10.3109/13697137.2014.929109.

  • Caruso S, Cianci S, Fava V, Rapisarda AMC, Cutello S, Cianci A. 2018 Vaginal health of postmenopausal women on nutraceutical containing equol Menopause. 2018 Jan 8. doi: 10.1097/GME.0000000000001061


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